Addio London – Story of a dream
Ero ad un passo dal traguardo, mancava davvero poco. Eppure, in un batter d’occhio, vidi crollare tutto quello che avevo faticosamente costruito. Di cosa sto parlando? Di quando Facebook decise di chiudere la mia pagina London – Story of dream, curata per anni con estremo amore, dove mi seguivano oltre 12 mila persone. E’ proprio lì che ho raccontato tutti i miei viaggi, con foto, video e decine di dirette dagli stadi più sconosciuti che ho visitato.
Era il 10 settembre 2017 quando mi sentii crollare il mondo addosso. Nel giro di qualche mese avrei dovuto pubblicare il libro, e tutto d’un tratto mi vidi togliere l’unico mezzo che mi aiutava a far conoscere in giro la storia del mio viaggio. Non sapevo cosa fare. Per un attimo pensai di mandare tutto all’aria.
Feci di tutto pur di contattare Facebook e spiegare che non era mia intenzione violare le loro regole, ma non ci fu più nulla da fare. Pubblicare un video non di mia proprietà fu un mio errore, ma di certo non potevo stare lì a piangermi addosso per quello che era accaduto.
Le soluzioni erano due: fermarmi lì oppure andare avanti.
Per un attimo ci pensai davvero di stampare tutte le foto e appiccicarle nell’album dei ricordi, ma poi avrei avuto un rimorso a vita. Così, armato di buona volontà, nel giro di qualche settimana decisi di vendere il mio amato motorino e ripresi a viaggiare. Non più visitando gli stadi vuoti, ma assistendo a partite. Volevo fare qualcosa di unico. Volevo lasciare il segno, e allora presi la palla al balzo. Prima di allora, dal marzo del 2015, avevo assistito a poco più di 30 partite.
E’ da lì che decisi di ricominciare, nonostante il dolore e la tristezza di quel momento. Tra ottobre e dicembre assistetti a 25 partite, facendo su e giù dall’Italia all’Inghilterra. Poi, a metà gennaio 2018, mi ritrovai dinanzi all’ennesima scelta: tornare a Manchester oppure ritornare in quella città che nel febbraio del 2013 aveva infranto tutti i miei sogni?
Londra, ovviamente, fu la mia scelta!