Il libro

Il mio viaggio in Inghilterra: le cinque domande da porsi prima di acquistare il libro di Ivan Ambrosio

Ci ho impiegato un anno e mezzo per “costruire” questo libro. Mentre lo scrivevo, lacrime e sorrisi mi hanno accompagnato quotidianamente, e il mio pensiero fisso è sempre stato uno: scrivere un libro che avrebbe lasciato il segno.

A oggi, mentre metto insieme queste poche parole, non so ancora se il libro lascerà il segno oppure no, ma la cosa certa è solo una: quest’opera è stata realizzata per toccarvi il cuore e per condividere con voi le mie esperienze più belle in giro per l’Inghilterra.
Prima di questo, però, per aiutarvi a capire se il libro fa per voi oppure no, ho preparato cinque domande che dovreste porvi prima di acquistarlo.

Perché? Il motivo è molto semplice: questo libro non è stato fatto con il solo scopo di racimolare qualche spicciolo, ma ha come obiettivo principale quello di trasmettervi qualcosa di speciale. Non l’ho scritto per sentirmi migliore degli altri o per mettere la mia storia al centro dell’attenzione, e proprio per questo voglio che siate consapevoli di che prodotto state acquistando. Detto questo, vi invito a leggere attentamente quello che segue, così da capire qualcosa in più di quello che sarà il mio libro.

-Per chi è questo libro?

É per i sognatori, per tutte le persone che amano la vita e, senza alcun dubbio, per ogni appassionato di calcio. É per quelli che credono che il domani sarà un giorno migliore. É per quelle persone che hanno creduto nei loro sogni e cercano di fare del loro meglio, ogni singolo giorno. É per chi vuole migliorarsi e per chi tende la mano al prossimo, perché hanno capito che l’essenza della vita è racchiusa tutta lì.

-Per chi non è questo libro? 

Vorrei dirvi che è per tutti, ma non è così. Se odi la vita, se credi che i sognatori siano fuori di testa, se pensi di non aver più nulla da imparare, se credi che nessuno possa aiutarti, se non ti piace ascoltare e aiutare al prossimo, e se odi profondamente tutte le altre squadre che giocano contro la tua, te lo dico con il cuore, lascia perdere questo libro. Non fa per te, perché tra le sue pagine ci sarà tutto l’opposto delle cose appena citate. Ma qualora la curiosità di leggerlo avesse la meglio su di te, ti chiedo solo di aprirti all’ascolto e di lasciarti trasportare in quel mondo che ho avuto la fortuna di vivere e che adesso, grazie alla lettura, potrà diventare anche il tuo. Ti prometto, con il cuore il mano, che questo libro ti lascerà qualcosa di sano e importante. Dovrai solo fidarti di me e dedicarti alla lettura.

-Cos’ha di speciale questo libro? In che modo è diverso dagli altri?

Qui potrei scrivere per ore ma proverò a riassumervi i punti principali in poche righe. Allora, per prima cosa, il mio libro non è stato scritto facendo copia e incolla da internet, ma andando in giro per l’Inghilterra, con il sole e con la pioggia, sia di giorno che di notte. Tra le sue pagine troverete le storie della mia vita e di tutte le persone incontrate lungo il percorso, da nord a sud, da ovest a est. Vi parlerò del calcio inglese come mai nessuno ha fatto prima. Vi porterò alla scoperta dei luoghi dove sono stati tirati i primi calci al pallone. Vi racconterò storie mai sentite prima, ma non perché io sia migliore degli altri, ma semplicemente perché ho avuto la possibilità di viverle sulla mia pelle, grazie alle tante persone meravigliose che, viaggio dopo viaggio, ho avuto la fortuna di incontrare, conoscere e scoprire.  Inoltre, vi racconterò dei miei viaggi alla scoperta delle leghe minori inglesi: prima di me, in Italia, mai nessuno ha parlato della Non-League.  Vi racconterò dei miei incontri con Sir Alex Ferguson, Jamie Vardy, Pep Guardiola e tanti altri umili volontari incontrati in giro per l’Inghilterra, che lavorano gratuitamente per la squadra del loro quartiere. Per concludere, vi racconterò dei miei sogni, delle mie paure, delle mie gioie e dei miei fallimenti: mi metterò a nudo, per dimostrarvi che nella vita tutto è possibile, quando una cosa la si desidera davvero. Beh, poi vi parlerò del mio debutto come calciatore in una storica squadra londinese, senza dimenticare di quando ho avuto l’onore di rincorrere un pallone nello stadio più antico al mondo… Basta così, per il momento mi fermo qui. Il resto, per chi interessato, lo scoprirete tra le pagine del libro! Un libro che non c’era e ora c’è.

-Cosa farà questo libro per chi lo leggerà? 

Vi farà sognare e scoprire il calcio inglese da cima a fondo. Vi porterà alla scoperta di storie e squadre mai sentite prima. Vi farà viaggiare con la testa e – senza alcun dubbio – vi spingerà a organizzare un viaggio in Inghilterra. Inoltre, dato che si parlerà anche di vita, son sicuro che vi toccherà nel profondo del cuore. Forse non vi darà risposte, ma vi spingerà a porvi le giuste domande. E questa, per me, è la cosa più importante.

-Perché dovrebbe interessarti il libro “Il mio viaggio in Inghilterra” di Ivan Ambrosio

Perché l’ho scritto per voi e pensando a voi. L’ho “costruito” con tutto l’amore e la passione che avevo nel cuore, curando ogni minimo dettaglio e pensando in modo differente da tutti gli altri libri sul calcio inglese fino a oggi pubblicati. Ho usato un modo di scrivere molto semplice e leggero, così da arrivare con facilità al cuore dei lettori. L’ho fatto per voi, cosicché, il mio lungo viaggio, non sarà più soltanto mio, ma sarà nostro. Niente di più, niente di meno.

 

Con questo è tutto. Per leggere e acquistare il libro non vi resta che cliccare qui. Per qualsiasi altra informazione, non esitate a contattarmi (sui vari social oppure via mail).

Grazie a tutti per il vostro tempo,

Ivan Ambrosio

One thought on “Il mio viaggio in Inghilterra: le cinque domande da porsi prima di acquistare il libro di Ivan Ambrosio

  1. Conosco Ivan. Ho cominciato a seguirlo quando scriveva post dall’Inghilterra, poi ci siamo incontrati a Londra ed abbiamo continuato a tenerci in contatto. Appena uscito, ho acquistato il libro. Ne ho già letto 266 pagine e mi dispiace che ne abbia ancora solo un centinaio da leggere. Il primo commento? Per me è fantastico.

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