Il viaggio di Lorenzo a Goodison Park e l’emozione nel calpestare l’erba di quello stadio leggendario…
I RACCONTI DEI VOSTRI VIAGGI: di seguito, Lorenzo ci racconterà del suo amore per l’Everton e soprattutto di quando ha calpestato l’erba di Goodison Park…
La mia storia inizia in un freddo giorno dell’ormai lontano ottobre 2011. Avevo 21 anni e mai avrei immaginato che la mia prima partita in assoluto di calcio professionistico, vista in uno stadio, sarebbe stata tra gli spalti di Goodison Park. Da pochi mesi mi ero avvicinato al calcio inglese, ma mai sono riuscito a spiegare a chi me lo ha chiesto e chiede tuttora, perché proprio l’Everton.
Fu un colpo di fulmine. Probabilmente ero nato con questa squadra nel cuore e dovevo soltanto scoprirlo. Decisi così di partire e di mettere piede in quel bellissimo Paese che è l’Inghilterra. Rimasi affascinato, da ogni minima cosa.
L’esperienza del match day, il cielo grigio, l’accento scouse, l’odore di Fish and Chips, lo stadio pieno, e l’Everton di Moyes. Rimasi estasiato e totalmente innamorato. Quel giorno, quella partita contro il Manchester United, segnò definitivamente il mio amore per quei colori e per quella squadra. Avevo lasciato il cuore lì, e così lasciai la città con una promessa: prima o poi sarei tornato a sedermi su quei seggiolini blu, in quello stadio dove ancora oggi si respira la storia.
Passò qualche anno ma da lì in poi è diventata una meta fissa, ormai più di una volta l’anno. Nel 2014 tornai a Goodison e da quel giorno non ho più smesso, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020. Ho visto e vissuto esperienze bellissime…dai tanti gol di Lukaku al ritorno in Royal Blu di Wayne Rooney. Quest’ultimo, uno dei ricordi che più di tutti conservo con grande orgoglio, balzare in piedi ed esultare al gol di Wayne nella partita di debutto dopo il ritorno all’Everton. Sono arrivato a 14 partite vissute a Goodison Park… se pensavo di aver raggiunto momenti emozionanti non potevo però immaginare che nell’ultima esperienza, ad aspettarmi, c’era qualcosa di ancora più elettrizzante. Nel febbraio di quest’anno, infatti, decido di partire per vivere di nuovo un’altra partita a Goodison, che nel 2020, capitava esattamente nel giorno del mio compleanno. Grazie al Club e al lavoro di Everton Italia, ricevo il regalo di compleanno più bello. Durante l’intervallo della partita, scendo in campo! E’ il semplice gioco del calciare il pallone con 3 tentativi per tentare di prendere la traversa… La traversa non l’ho beccata, ma ho vissuto qualcosa di meraviglioso, che resterà nel mio cuore per tutta la vita. La sensazione di camminare su quel prato verde, di avere attorno a te gli occhi di tutti gli spettatori presenti e di calciare un pallone sotto Gwladys Street. Che dire, al solo pensiero mi tremano ancora le gambe e sento ancora quell’adrenalina. Tutto questo, non l’avrei mai potuto immaginare nell’ottobre del 2011, quando feci quella promessa che sarei tornato a Goodison. Non avrei mai pensato che il futuro mi avrebbe portato a mettere piede su quel prato verde, seppur per qualche minuto…anch’io!
La situazione mondiale che si è abbattuta su tutti noi e ovviamente anche sul mondo del calcio, ha interrotto la mia avventura. Ma mi son promesso che, prima possibile, sarò di nuovo lì, tra quelle seggiole blu, a gioire, ad arrabbiarmi, ad esultare, e a vivere tanti nuovi momenti stupendi e indimenticabili.