I racconti dei vostri viaggi: la prima volta di Marco al Craven Cottage e tutte le sue emozioni…
I RACCONTI DEI VOSTRI VIAGGI: di seguito, Marco ci racconterà della sua prima volta al Craven Cottage e delle incredibili emozioni che quel meraviglioso stadio ha suscitato in lui…
35 km. Tanti ne ho camminati il 24 agosto 2016, giorno in cui ho vissuto la mia prima partita di calcio inglese da spettatore in uno stadio. Una lunga passeggiata per le strade di Londra iniziata verso le 9 di mattina e terminata poco prima del calcio d’inizio di Fulham vs Middlesbrough di EFL Cup a Craven Cottage. Dovevo scaricare la tensione, pensare e ripensare all’unicità del momento che stavo per vivere e che dopo quella sera sarebbe diventato letteralmente irripetibile. Per un appassionato di calcio inglese c’è infatti un prima e un dopo la tua prima partita di football allo stadio. Il tuo debutto da fan sulle tribune. Il tuo essere spettatore diretto del concreto materializzarsi del tuo stesso sogno. Ciò che ho vissuto quel giorno. Il mio primo vero contatto con i mattoni rossi di Stevenage Road, con la leggendaria statua di Johnny Haynes, con i poliziotti a cavallo, con gli uomini-birra (veri e propri spillatori umani impegnati a tramutare una tanica posizionata sulla loro schiena in numerose pinte per gli assetati), con l’ormai decaduta Riverside Stand. È da lì che ho vissuto il mio momento. I goals di Nugent, De Sart e Christensen. La vittoria per 2-1 dei Whites ai supplementari. Seduto al fianco di mia sorella, mio fratello e di un amico. Orgoglioso di condividere con loro il giorno del mio “battesimo” in uno dei ground più iconici. In quel tempio capace di accogliere nel corso del suo vivere anche campioni del calibro di George Best, BobbyRobson, Edwin van der Sar, Johnny Haynes. Baciato dalle acque del Tamigi. Illuminato dagli storici lampioni. Catturato dalla inconfondibile bellezza del cottage più famoso al mondo.